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Ciao mio caro ristoratore!

Posso garantirti di conoscere bene la faccia che hai fatto aprendo la busta e iniziando a leggere questa lettera. È tutto normale o, forse, lo diventerà tra poco…

Che tu ci creda o no,

Nei prossimi minuti non scoprirai solamente come avere una folla di persone pronte ad entrare nel tuo ristorante…

Scoprirai anche come poterlo far funzionare senza di te, incrementandone flusso di cassa e margini, senza assumere una sola persona in più.

Quello di cui ti parlerò è

“La strategia esatta applicata da ogni ristorante di successo per incrementare il fatturato, differenziandoti dalla concorrenza e senza essere minimamente esperto!”

Strategia che produce utili anno dopo anno, anziché bruciare cassa.

Ed è l’esatta strategia utilizzata da uno dei nostri ultimi ristoranti avviati, di cui ti parlerò più avanti.

Potrebbe anche non interessarti minimamente e ne avresti tutte le ragioni del mondo, ma un minimo di fiducia non guasta mai (in questo caso è gratuita) e ti consiglio di continuare a leggere, mettendoti sempre più comodo.

Devi sapere che i ristoranti di successo:

• Hanno un flusso di cassa operativo sempre positivo;
• Dispongono di un sistema aziendale totalmente automatizzato;
• Pagano i dipendenti il giusto e sanno come farli performare al meglio;
• Hanno l’azienda che funziona anche in assenza del titolare;
• Non vedono grosse differenze di incasso tra giorni feriali e festivi;
• Possono, volendo, espandere la propria attività avviando nuovi punti vendita o trasformandola in franchising;
• Ottengono finanziamenti dalla banca senza ipoteche e li ricevono ben volentieri.

Inoltre, quello che stai per scoprire è totalmente diverso da ciò che ti hanno insegnato fino ad oggi e, soprattutto, da quello che ti ha raccontato il tuo commercialista.

Pagare i dipendenti in nero, come ahimè si fa ancora in Italia, farli lavorare più del dovuto sfruttandoli fino all’osso del collo o riempire il locale di gente che spende poco e servirla in ritardo o senza la minima attenzione, non ti porterà da nessuna parte.

L’unica strada che porterà il tuo ristorante ad avere successo è all’interno di questa lettera.

E ti dirò di più. Nonostante queste strategie siano utilizzate dai ristoranti al mondo con la cassa più ampia, sono strategie alla portata di tutti.

Sentirselo dire non è facile, soprattutto in momenti storici come questo.

È dura, lo so…

Forse ancor più dura di leggere questa lettera!

Ricordiamo ore ed ore a passeggiare per la sala, aspettando che il cellulare squilli o qualche cliente varchi la soglia d’ingresso.

Ci siamo passati tutti. Sappiamo bene cosa significa farsi il giro della città per verificare se gli altri ristoranti fossero pieni o, ahimè, vuoti come noi.

Sappiamo bene cosa significa chiedere ogni giorno ai fornitori com’è la situazione in altre zone e rincuorarsi del fatto che anche gli altri non stiano lavorando.

Ci siamo svegliati tutti ogni mattina con la paura di arrivare all’ora del servizio, sperando che quel giorno fosse diverso, e no… non lo è!

Abbiamo passato tutti interminabili giornate a cercare una potenziale causa al problema, senza trovare alcuna risposta.

Credendo la stagione non fosse ancora iniziata o che la crisi si stia facendo sentire più che in ogni altro momento.

Siamo andati tutti in banca a chiedere uno scoperto più grande sul conto, sentendoci dire che non si può, il nostro rating e flusso di cassa non ci consentono di avere più respiro.

Abbiamo chiesto tutti finanziamenti personali per mettere soldi dentro la società con la speranza possano un giorno tornare indietro e continuare, invece, a vedere la situazione aggravarsi continuamente, giorno dopo giorno.

Lo so! Le abbiamo provate tutte, o forse no…

Perché non abbiamo ancora provato ad abbassare i prezzi, sperando che i clienti possano essere allettati da sconti folli e insensati.

E forse si, avevi ragione!

Questa strategia ha funzionato, ma a che prezzo?

Questa è sicuramente l’unica domanda che non ti sei fatto. Quanto ti ha portato abbassare brutalmente il prezzo del menù? Creare questa offerta da capogiro?

Che margini ha portato alla tua azienda?

Si hai letto bene, margini…

Quella parola spesso trascurata. Siamo legati al fatturato, all’incasso, a quanto cash ogni sera riusciamo a contare in cassa.

Ma quanto di tutto questo davvero ti resta sul conto? Quanto di tutto questo serve davvero a rinforzare e far crescere il tuo flusso di cassa operativo?

Perché la felicità di fare un servizio con 100 persone e il locale pieno svanisce subito all’arrivo della prossima fattura del fornitore al quale abbiamo comprato cibo che non ci ha permesso di marginare a sufficienza.

Guadagnare 2000€ per spenderne 1600€ non ci permette di mandare avanti il nostro ristorante e di farlo crescere in maniera sana. Le bollette vanno pagate e gli stipendi idem.

Conosciamo bene le chiamate dei dipendenti e sappiamo tutti che all’avvicinarsi del fine mese iniziano già a chiedere gli acconti dello stipendio in quanto sono già in bolletta e hanno già speso tutto.

Lo so, è un casino infernale e, ripeto, ci siamo passati tutti. Non sei il primo e nemmeno l’ultimo, e se stai leggendo questa lettera, una speranza di cambiare le cose c’è e arriverà presto.

Fino a qualche anno fa era molto semplice avviare un ristorante. Bastava tirar su la saracinesca e qualcuno entrava. La concorrenza non esisteva e la gente stava bene, mediamente tutti avevano soldi in tasca da spendere.

Non serviva fare marketing, molti ristoratori non sapevano nemmeno quale fosse il significato di questa parola e molti ristoratori non lo sanno ancora oggi.

La clientela di passaggio era sufficiente a permetterti di mantenere aperta la baracca, pagare qualche stipendio e tenere in tasca qualcosa.

Senza, poi, parlare del nero. Quanto nero hanno fatto negli anni i ristoratori? Quanti soldi hanno sottratto all’azienda per permettere alla famiglia di sopravvivere e andare avanti?

Sicuramente lo Stato non era agguerrito come adesso e non era così forte e diretto nel cercare soldi.

Sicuramente non c’era nemmeno una concorrenza così spietata da non permetterci di lavorare. Bene o male lavoravamo tutti e la pagnotta a casa la portavamo.

Oggi, ahimè, non è più così.

Oggi la concorrenza esiste, le competenze sono sempre più importanti e le esigenze della clientela si fanno sempre più sentire.

Oggi non ci basta tirar su la saracinesca e sperare che qualcuno entri.

Oggi le persone non escono solo per riempire la pancia, spesso vogliono passare un momento diverso dal solito e vogliono vivere una piccola esperienza.

Il cibo diventa solo un mezzo per soddisfare la nostra clientela e questo lo possiamo fare solo attraverso il marketing.

Il focus principale di un ristoratore, oggi, deve essere quello di riempire il ristorante e farlo prosperare attraverso margini corretti.

L’obiettivo principale di un ristorante deve essere quello di vendere cibo, incassare dai clienti, trattenere subito una parte di questo incasso per accrescere la base monetaria aziendale e poi pagare stipendi e fornitori.

L’obiettivo di un ristorante deve essere quello di pagare se stessi prima di pagare tutti gli altri e questo lo si fa solo ed esclusivamente con la matematica.

Nessuna strategia di marketing sarà mai capace di aggiustare la matematica. Se il ricarico che applichi su ogni singolo piatto non è adeguato a mantenere sana l’azienda, nessun marketing potrà risolvere le tue sorti.

Anzi… più clienti non faranno altro che peggiorare ancor più la situazione!

Avrai bisogno di più personale, che significa più grattacapi e più vertenze, offrirai un servizio più scadente, riceverai più fatture dai fornitori che difficilmente riuscirai a pagare e sempre più pensieri per la testa che non ti faranno mai lavorare sereno.

Per cui, dopo questo fiume di parole negative,

dobbiamo in qualche modo arrivare ad una soluzione

Ma prima di offrirtela vorrai capire chi sono e perché ti ho scritto e fatto recapitare questa lettera.

In verità potrei continuare parlando al plurale, perché non sono solo…

Non possiamo solo definirci dei folli che credono ancora nella bellezza dei sogni. Crediamo che ognuno di noi possa riuscire a lavorare in maniera serena e gestire un’azienda come si deve.

“Come si deve” significa senza che noi ci togliamo la vita stando ventiquattro ore al giorno dentro il nostro ristorante e annulliamo una famiglia intera, mettendo la moglie o il marito in cassa e i figli in sala.

Questo non è “gestire un’azienda”, questo è essersi comprati un posto di lavoro. Aver avviato il ristorante per assumere noi stessi e il resto della famiglia.

Logicamente… cose che accadono solo in Italia.

In America nessuno mai sognerebbe di avviare un ristorante per mettersi in cucina, la loro mentalità è espandersi e capire come crescere conquistando sempre nuove quote di mercato… e lo si può fare da subito, in tempo zero.

Basta avere l’umiltà di rimettersi in gioco e cambiare.

Noi siamo IDEOWEB, senza troppi giri di parole e con molta umiltà, una delle più performanti agenzie di marketing in Italia. Facciamo molte poche chiacchiere e tanti fatti, dimostrati dai risultati dei nostri clienti in nicchie di mercato totalmente differenti.

Ma oggi non ci interessa parlare di nicchie differenti, oggi ci interessa parlare di te, del tuo ristorante. Per cui rimaniamo in ambito ristorazione e parliamo di uno dei nostri ultimi progetti lanciati: CRUDOGENO.

Probabilmente avrai sentito parlare di questo ristorante, avviato da zero da ragazzi che non hanno mai fatto ristorazione in vita loro.

Ristorante avviato in una città come Silvi Marina dove la mentalità provinciale la fa sicuramente da padrona. Ristorante sulla bocca di tutti, criticato, aggredito e amato.

Ristorante che ha inaugurato con una cena prezzata 165€ a persona, andando sold out dopo pochissimi giorni.

Ristorante che ha un menù a la carte con prezzi paragonabili a un 3 stelle Michelin e che ha dichiarato di ambire e voler raggiungere la prima stella Michelin nei primi due anni dall’apertura.

Un ristorante che ha il 96% di clientela “intenzionale” e non di passaggio. Significa che in CRUDOGENO vanno persone che fanno volontariamente 150km per assaggiare uno dei piatti o degustare uno dei cocktail signature.

Ristorante che sta ridefinendo gli standard e ristorante che sta diventando il più copiato della costa abruzzese. Prima di CRUDOGENO molti ristoratori nemmeno sapevano cosa fossero i gamberi blu della Nuova Caledonia, oggi tutti li comprano e li usano.

Ristoranti che rabbrividivano all’idea di abbinare un cocktail ad un piatto e oggi tutti che credono di essere Barman o, come si è in CRUDOGENO, Bar Chef.

Ma la verità, dietro tutto questo, è che si è e si resterà sempre delle copie, delle povere e tristi brutte copie.

Le persone conosco Coca Cola e Pepsi. Non conoscono ogni Cola possibile ed immaginabile. Le persone conoscono Red Bull e Monster. Non conoscono ogni Energy Drink.

E la verità è che non c’è più spazio per altre aziende nel mondo delle Cola o nel mondo degli Energy Drink. Ormai il Leader e il Co-Leader sono formati e forti.

La stessa cosa deve avvenire nel mondo della ristorazione, nel tuo piccolo mondo. Quello che devi fare è diventare il primo,

L’unico nella mente del tuo cliente!

Vivere davanti agli occhi di una folla affamata pronta ad acquistare da te a qualunque prezzo. Si, ho detto a qualunque prezzo, perché non esiste prezzo che le persone non sono disposte a pagare nel momento in cui ti riconoscono il numero uno nella tua piccola nicchia.

E lo so che stai pensando “si lamentano quando spendono 8€ per un piatto di pasta e mi chiedono lo sconto in cassa, figuriamoci a farli pagare il doppio o anche il triplo”.

Ed è qui, amico mio, che ti sbagli… nonostante tu abbia comunque ragione.

I clienti che hai oggi non sono i clienti che ti faranno riempire le sacche di soldi. I clienti che hai oggi li hai abituati molto male e li hai attratti in maniera assolutamente sbagliata.

Certo, non ti sto dicendo di mandarli a quel paese e ripartire da zero. Sarebbe distruttivo per il tuo ristorante e anche mentalmente disastroso, ma ti sto dicendo di avviare un processo di ristrutturazione delicato che ti porti nei prossimi mesi ed anni ad acquisire un posizionamento totalmente differente.

Ti sto dicendo di iniziare ad acquisire clienti disposti a pagare qualunque cifra e clienti che non chiedono mai sconti.

Da CRUDOGENO acquistano il secondo menù degustazione a 165€ (e ne sta arrivando un terzo ad un prezzo ancora più alto), bevono acqua a 41€ a bottiglia, pagano il caffè 3€, lasciano recensioni fantastiche ed escono felici come dei ragazzini.

Perché la clientela giusta è la clientela che ti fa prosperare, ti riempie di soddisfazioni e capisce quello che sta mangiando e che tu stai servendo.

La clientela giusta non vuole mangiare, vuole stare bene. Vuole essere servita, ricevere attenzioni e passare qualche ora capace di creare un ricordo condivisibile nei giorni successivi.

Quando capisci questo hai vinto perché, da quel momento, e quel momento per te è adesso, inizi a ragionare e muoverti in maniera differente.

Questa è la “Grande Scoperta” che ha portato tutti i nostri clienti ristoratori a riempire le casse di soldi e avere cassa a sufficienza per espandersi e distruggere la concorrenza.

Inizi a non essere schiavo dei tuoi clienti ma ad avere clienti che ti chiedono di servirli e ti ringraziano per quello che fai, chiunque tu sia.

Non è importante se hai un:

• Agriturismo
• Trattoria
• Osteria
• Pescheria con posti a sedere
• Ristorante stellato
• Pizzeria
• Pub
• Ecc…

Le regole del marketing sono uguali per tutti, vanno semplicemente applicate e quello che ti offriamo oggi è proprio questo,

La possibilità di entrare a far parte di quei pochi ristoranti di successo che possono permettersi di lavorare il giusto e marginare tanto.

Smettendola di vivere nell’ansia e nella paura di non farcela, di non arrivare a fine mese, di non sapere cosa inventare per temporeggiare lo stipendio ai dipendenti, ecc…

Oggi puoi far parte di quei pochi ristoranti che creano le basi per un successo duraturo e stabile.

Ti abbiamo portato il caso studio CRUDOGENO perché è stato il più estremo, il più rischioso, la sfida più importante!

Come agenzia di CRUDOGENO possiamo dire che tutto è possibile e che non ci sono limiti, se non quelli che ci poniamo noi stessi.

E per dimostrarlo

Abbiamo riservato per te una prima consulenza gratuita in cui un nostro Tutor potrà analizzare la tua situazione nel concreto e proporti un percorso specifico e dettagliato cucito su misura.

Non c’è da inventare alcunché, bisogna creare un posizionamento vincente, impostare un ricarico coerente con il tuo modello di business e portare, attraverso un ecosistema di marketing, continuamente ed in modo automatico gente che entra e spende.

È importante ricordare che 30 anni fa c’erano pochissimi ristoranti e la classe media aveva molti più soldi, motivo per il quale bastava tirar su la saracinesca e guadagnare.

Questo ha permesso praticamente a tutti gli imprenditori di arricchirsi con estrema facilità.

Non era importante quanto fosse buono il tuo antipasto, il tuo piatto di pasta o quanto fosse abbondante il tuo secondo.

Eravate 5 ristoratori in tutta la città e bene o male la gente arrivava. Bastava evitare di sputare in faccia al cliente e qualunque cosa andava bene.

Con il passare degli anni le cose sono cambiate! Sono nate molte altre attività e la concorrenza è diventata sempre più forte. In molte città, ormai, i ristoranti sono uno sull’altro.

E non basta più evitare di maltrattare il cliente ma magari fare un buon piatto di pasta inizia ad essere necessario, perché avendo altri 3 ristoranti dietro l’angolo, al cliente non costa nulla andare da un’altra parte.

Così iniziano a nascere le prime accademie di formazione orientate al prodotto che tirano fuori corsi di ristorazione base a avanzati, corsi per diventare chef, barman e quant’altro.

Diventa importante differenziarsi dai concorrenti per mantenere una buona fetta di mercato e non morire all’interno di una guerra di prezzo dove si fa a gara a chi abbassa di più.

Fino a quando tutti, o quasi, diventano più o meno bravi e capaci di fare tutto ciò che in maniera basilare serve a lavorare il prodotto e si torna ad essere nuovamente uguali.

Un antipasto decente, i primi piatti un attimino più studiati e non semplicemente una sfigatissima carbonara con panna e pancetta, iniziano a saperli fare tutti.

Dalla guerra di prezzo, di fatto, non si esce!

Allora si fa un altro passo in avanti, nasce l’esigenza di creare dei brand, arredare i locali in maniera stravagante o cercare delle idee creative… ed anche qui, nonostante lontani dalla perfetta duplicabilità, si arriva al momento in cui molti sono in grado di offrire un buon prodotto all’interno di un locale accogliente e ben arredato.

Oggi quasi tutti i ristoranti sono accoglienti, moderni ed offrono il classico “servizio e cortesia”, che ormai capisci bene serve a ben poco, dato che tutti gli altri sono cortesi allo stesso modo.

Lo stesso “Metto in sala una bella ragazza che fa sempre bene”, l’hanno imparata tutti e di belle ragazze ne è pieno il mondo.

E da un passo avanti, se ne fanno due, arrivando agli albori della crisi finanziaria che colpisce la classe media (il target principale dei ristoranti italiani) e accadono due cose che aggravano ulteriormente la situazione.

• Queste persone iniziano a spendere meno e stare attente a quello che ordinano.
• Molti di quelli che perdono il lavoro, decidono di aprire un ristorante in quanto, nell’immaginario collettivo, preparare un piatto di pasta o saper fare un’orata al forno con le patate è alla portata di tutti.

Praticamente, in un colpo solo, aumenta la concorrenza e diminuisce la clientela!

Fino ad arrivare ai giorni nostri in cui…

Il 14% dei posti di lavoro oggi disponibili nei paesi membri dell’Ocse sarà presto minacciato dall’avanzare delle tecnologie robotiche.

In totale, evidenzia uno studio firmato dalla stessa Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, robot e intelligenza artificiale metteranno a rischio 66 milioni di posti di lavoro.

Quanto descritto nel rapporto intitolato “Automation, skills use and training” viene descritto come un catastrofico scenario che riguarderà da vicino un lavoratore su sette.

Al dato, di per sé allarmante, si deve poi aggiungere un ulteriore 31 per cento di lavoratori che, pur mantenendo la propria occupazione, subirà significativi cambiamenti nelle modalità di lavoro: tra il 50 e il 70 per cento di loro dovrà affrontare mutamenti radicali in quello che fa.

Il che significa che nei prossimi anni la situazione diventerà ancor più difficile e la guerra dei prezzi sempre più forte

… che tradotto in italiano significa semplicemente che tutti i ristoranti che oggi tirano a campare, domani semplicemente chiuderanno.

Come faccio a saperlo? Semplice, chiudono già adesso senza questa catastrofe nel mondo del lavoro, figuriamoci domani!

• Il 50% delle aziende fallisce entro i primi 2 anni di attività;
• L’80% fallisce entro i primi 5 anni;
• Il 96% non arriva a 10 anni di attività.

Secondo Infocamere – Unioncamere, in base ai dati elaborati dal Registro delle Imprese italiane, negli ultimi anni sono aumentate del 10% il numero delle attività aperte, ma questa diffusione non è sinonimo di longevità in quanto 3 su 4 chiudono le saracinesche entro i 5 anni dall’inaugurazione. Oltre il 45% non è riuscita a resistere al terzo anno di vita.

Questo perché sappiamo bene, come abbiamo già detto, che oltre il 95% dei ristoratori vive aspettando i clienti entrare dalla porta e portare a termine il prossimo ordine, motivo per il quale i posti più affollati, le strade principali e le zone più interessanti hanno in genere affitti medi molto più elevati.

Per un certo verso questo ha senso…

… sicuramente se passano 250 persone al giorno è meglio che 75, se le persone hanno la possibilità di parcheggiare è sicuramente meglio rispetto ad un posto dove devo fare un casino infernale per fermarmi a prendere un caffè e così via.

Questi ragionamenti sono corretti, nulla da eccepire, se non il fatto che non sono gli unici da fare o, meglio, non sono sicuramente i più importanti per portare la tua attività a fatturare molto di più o trasformarla in vera e propria azienda.

A dimostrazione di ciò, troviamo tutte quelle piccole realtà nascoste in vie secondarie, paesini sperduti, con personale di medio o basso livello, che vanno molto meglio di attività che avrebbero tutto il buono del mondo, ma stentano ad arrivare a fine mese.

Non sono fortunati e non hanno necessariamente prodotti migliori… stanno semplicemente lavorando in maniera differente e lo vedremo presto.

Semplicemente stanno offrendo un prodotto ad una specifica nicchia di mercato alla quale la concorrenza non ha accesso.

Credi io sia l’unico scemo a fare 150 km per pagare una cena 220€, il doppio, triplo o quadruplo rispetto al ristorante sotto casa, dove non serve nemmeno prendere la macchina?

La verità è che di scemi come me ne è pieno il mondo e forse non sono poi cosi scemi, piuttosto sono semplicemente in target.

Di base devi comprendere che del tuo cibo non ne ha bisogno nessuno.

Se ci pensi bene, quello che tu offri è la soddisfazione di un bisogno primario che è quello di nutrirsi e le persone potrebbero soddisfare questo bisogno andando a recuperare le materie prime direttamente dai produttori o presso la grande distribuzione, spendendo molto meno.

Così facendo i ristoranti dovrebbero semplicemente non esistere perché di base non hanno la benché minima utilità.

Allora comprendi che forse il motivo per cui le persone vengono da te è per stare insieme o incontrarsi, utilizzando la tua attività semplicemente come appoggio.

E comprendi anche che questo, purtroppo, è vero!

Perché dico purtroppo?

Perché questa qui viene chiamata clientela di passaggio che considera la tua attività come luogo fisico e te come servo, in altri termini il tuo valore è drasticamente al di sotto della loro figura.

Motivo per il quale vendi un piatto in carta a 8€ o 12€ e se provi a venderlo a 40€ le persone si lamentano e vanno dalla concorrenza.

Se mi hai seguito fin qui, hai capito finalmente che nella tua attività comandano i clienti e tu l’unica cosa che puoi fare è stare al loro gioco.

Bene! In questo caso hai anche capito il motivo per cui oltre il 95% dei ristoranti si estinguerà in futuro, passando da una gestione all’altra come non ci fosse un domani.

A patto che… dove c’è un problema c’è sempre una soluzione… tu non decida di posizionare la tua attività partendo da un angolo di attacco totalmente differente rispetto alla tua concorrenza (che non significa essere il primo tra tanti ma l’unico dove non ci sono altri).

Ed è qui che entra in gioco IDEOWEB

È qui che puoi sfruttare la consulenza gratuita del nostro Tutor, consulenza digitale o fisica, dove insieme potrete analizzare la situazione del tuo ristorante e capire come portarlo dal punto A al punto Z.

Siamo i numeri uno nello sviluppare “Sistemi di vendita specifici per portare il tuo ristorante ad incrementare il fatturato, differenziandoti dalla concorrenza e senza essere esperto, attraverso azioni di marketing a risposta diretta!”

L’obiettivo lo raggiungiamo lavorando su 3 fronti:

• Implementiamo un sistema automatico, capace di portare sempre nuovi clienti all’interno del tuo ristorante;
• Incrementiamo la spesa media per cliente;
• Aumentiamo la frequenza di riacquisto di ogni cliente, portandolo più volte all’interno del tuo locale e meno dalla tua concorrenza

Tutto questo partendo da un corretto posizionamento e da una forte idea differenziante, per diventare l’unico all’interno di una sottonicchia che andremo a creare.

Ciò che facciamo è semplicemente creare un sistema automatico capace di portare sempre nuovi clienti all’interno dell’attività (area input) e implementiamo strategie di marketing che vadano a massimizzare la spese media per cliente (area throughput) in modo da far crescere il nostro output, cioè fatturato.

Il throughput è la parte più importante perché va a massimizzare la spesa del cliente che portiamo all’interno del nostro ristorante.

La maggior parte dei ristoratori si concentra sull’input, cioè cerca di avere sempre nuovi clienti senza considerare che il numero di clienti non è infinito.

Tu non puoi avere all’interno del ristorante tutti i clienti che vuoi, soprattutto se la tua è una realtà piccola in un posto scomodo e lontano dal centro abitato.

Devi cercare di prendere quanti più soldi possibili da ogni possibile cliente, punto!

Soprattutto, il nostro, è un sistema pensato per chiunque, sia per chi ha un grande ristorante con tanti dipendenti, sia per realtà in cui si è in pochi, fino ad arrivare a situazioni in cui ci sono solamente un paio di persone.

All’interno di ogni ristorante dovrebbero essere presenti almeno 3 figure, che possiamo identificare in 3 aree:

Queste 3 figure sono importanti perché svolgono ruoli totalmente differenti.

Il banchista e i camerieri sono persone a contatto con i clienti che trasformano e servono continuamente dall’apertura alla chiusura (sono dei venditori a tutti gli effetti).

L’imprenditore è colui che mette in piedi un ecosistema di marketing deputato a portar dentro sempre nuovi clienti e insegna a banchisti e camerieri come gestire la sfera decisionale del cliente per far si che possa spendere di più o ordinare più volte, oltre che lasciare un motivo per tornare nuovamente.

Il gestore è, infine, la persona che controlla tutti i processi messi in campo.

Chiarite le 3 aree, capisci subito che ci sono almeno 2 grandi problemi:

• La maggior parte dei ristoranti in Italia ha all’interno l’imprenditore che fa anche il banchista o cameriere e di gestore nemmeno se ne parla.
• Tutti gli sforzi fatti ogni giorno dalle persone che lavorano dentro un ristorante per tentare di fatturare di più non servono assolutamente a nulla perché si sta intervenendo solo all’interno di una sola delle 3 aree, che è quella di vendita (cioè dove sono banchisti e/o camerieri).

L’area all’interno della quale ogni giorno i ristoratori sputano sangue è quella che conta meno di tutte perché, senza un ecosistema di marketing che ti porti gente e te la faccia spendere molto di più, tutto quello che stai facendo serve solo a soddisfare te stesso.

Per questo motivo, rendendoci conto della forte difficoltà vissuta da queste piccole realtà italiane, abbiamo deciso di creare un sistema che potesse automatizzare l’area imprenditoriale e quella gestionale, in modo da poter incrementare il fatturato anche ad attività con poche persone.

Ok IDEOWEB! Ma come faccio a sapere se questo fa davvero al caso mio?

Immagina di vivere una vita in cui riesci ad alzarti la mattina ad un orario che preferisci, fare colazione con la tua famiglia e poi andare al ristorante a controllare se tutto va bene e i tuoi dipendenti stanno facendo tutto quello che avevi lasciato loro detto.

Immagina di gestire la tua attività da fuori, controllandone tutto quello che succede dalla generazione di nuovi clienti fino alla massimizzazione della spesa di ognuno.

Immagine di essere un imprenditore ben visto e amato dai dipendenti perché attraverso la tua attività stai insegnando loro davvero come vendere e come influenzare le decisioni dei clienti.

Soprattutto rispetti ognuno di loro perché hai la possibilità di pagarli pienamente per quello che fanno e farli lavorare il giusto numero di ore.

Come ti senti in una situazione del genere?

Se la risposta è “Bene”, allora questo sistema fa per te!

Non ti dico che diventerai ricco, comprerai macchine e cavolate del genere. Questa roba non esiste!

Quello che ti dico è che vivrai una vita migliore, senza stress, divertendoti e con gli occhi della concorrenza puntati addosso.

Vedranno il flusso di clienti nella tua attività e non avranno la più pallida idea di quello che tu stia facendo per averli e tutto ciò perché questo sistema – diciamolo tranquillamente – non è per tutti.

È solo per gli imprenditori che amano crescere, migliorare ed essere accarezzati dal successo a 360° e non solo monetario.

Ormai conosciamo abbastanza bene il settore perché abbiamo modo di relazionarci ogni giorno con i tuoi colleghi.

La maggior parte è ormai rassegnata perché non riesce a capire che il problema principale non è la crisi, ma la mancanza di consapevolezza relativamente al fatto che il mercato è totalmente cambiato e che prima non si guadagnava per l’assenza di crisi ma perché si era gli unici e la classe media stava sicuramente meglio.

Oggi si può guadagnare molto più di prima ma occorrono delle competenze basilari che bisogna acquisire e queste competenze sono riservate a quelle persone che vogliono una rivincita portando la propria attività ad un nuovo livello.

Un nuovo livello capace di portare rispetto da parte dei concorrenti e rispetto da parte dei clienti che vengono da noi perché hanno bisogno di quello che noi vendiamo grazie all’educazione che viene fatta in automatico dai sistemi di marketing.

Dai IDEOWEB… adesso chiamo subito il vostro Tutor! Anzi aspettate un attimo!

Quello che dite ci sta tutto e sono sicuro di essere adatto ma quali garanzie posso avere?

La garanzia più importante che puoi ricevere è la consulenza del nostro Tutor totalmente gratuita che servirà solo a capire qual è la situazione del tuo ristorante e se ci sono le basi per poter lavorare insieme.

I più grandi grattacieli al mondo sono sempre partiti da una base solida!

Aspettiamo la tua chiamata…

P.S. Oggi, al di fuori di pochissime realtà come CRUDOGENO, nessuno utilizza sistemi di marketing, per cui riempire il ristorante e avere successo è un gioco da ragazzi…

… da domani saranno sempre più i ristoratori che capiranno l’importanza di quanto stiamo raccontando e, hai capito bene, non sarà più così semplice.

Per cui, il momento giusto è ADESSO!

Inserisci i tuoi dati e verrai contattato gratuitamente dal nostro Tutor.